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Mi sa che sono l’unico che ha fatto l’autostop in Sri Lanka perchè tutti quelli che si fermano non lo fanno per darmi un passaggio ma per sapere che cosa sto facendo. Si è creato una specie di ingorgo intorno a me dove tutti si fermano a vedere che cosa succede. La gente mi aveva completamente chiuso in un angolo e non potevo più fare lo stop inoltre tutti cercano di fregarmi più soldi possibili per darmi un passaggio. Alla fine ho trovato un ragazzo che mi ha accompagnato gratis ma ho dovuto aspettare un bel po’ di ore che aggiustassero il suo camion che era rotto. Lui trasportava pesce, non vi dico la puzza, la mia roba ha puzzato di pesce per una settimana. Comunque dopo tutta questo storia non siamo partiti subito ma ho dovuto aspettare che lui facesse altre cose e quindi siamo partiti di notte e ad un certo punto ci siamo dovuti fermare. Mi dice che dobbiamo passare la notte lì perchè c’era un posto di blocco dei militari che di notte non permettono l’accesso in quella zona per paura di attacchi da parte del Tigri Tamil. Ci siamo accampati per la notte, un posto allucinante nato per un posto di blocco dove tutti i camionisti e non sono costretti a fermarsi. Io ho dormito nella cabina del camion con i piedi su un televisore che occupava quasi tutta la cabina e il mio amico fuori nella giungla. Alle 6 del mattino i militari hanno riaperto la strada in modo da far passare tutti e tutti sono sfrecciati nella strada fino a Pottuil, ma un altra cosa caratteristica e che tutti vanno come pazzi in quella strada per paura che le Tigri non gli sparino sulla macchina. Anche questo è Sri Lanka.