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Aram deve trovar casa e così gli stiamo dando una mano per cercarla e in men che non si dica è saltato fuori un appartamento a 60 euro al mese! E’ abbastanza piccolo ma funzionale perfetto per lui, è a dieci minuti di moto da Balangan e a 5 minuti da Jimbaran, insomma una favola.
Nel frattempo noi ci siamo spostati dalla spiaggia di Balangan e ci siamo trasferiti a casa di Tia, una couchsurfer Indonesiana che ci ospiterà per un po’. Vive a Jimbaran, in una zona tranquillissima dove di notte si sentono solo le rane gracidare. Tia è molto gentile ed è davvero una ragazza alla mano, insieme al lei stiamo aiutando Aram a spendere un po’ di soldi per comprare quello che gli occorre per la casa nuova. Una stufa per cucinare, piatti, posate, pentole, detersivi..di tutto un po’. Il tempo è peggiorato, piove ed è nuvoloso ma forse è meglio così perchè siamo ancora ben ustionati e un po’ di riposo per la nostra pelle ci voleva.
Il traffico per le strade è allucinante tanto che a volte rimaniamo imbottigliati con la moto, sembra di essere a Bangkok o sul raccordo anulare nelle ore di punta, poi non si sa per quale motivo ma la polizia ci ha già fermato già ben due volte da quando siamo qui. Prima di tutto va detto che qui non guidano affatto bene, tipo escono dagli stop senza guardare o ti tagliano la strada costantemente, insomma non esiste un codice della strada! La prima volta un poliziotto ci ha fermato perchè Paolo ad un semaforo ha messo il piede al di fuori della riga continua. Ovviamente ha fermato solo noi e non tutti quelli che magari erano fermi con tutta la moto al di là della riga bianca. Ci ha fatto accostare e ci ha chiesto i documenti poi ci ha detto: “avete due modi per risolvere il problema: o mi pagate subito o vi faccio la multa e vi ritiro la patente”. Paolo mi guarda e mi dice: “vecchio trucco, guarda la contromossa!”
Paolo gli chiede quant’è e così parte un’asta tra lui e il poliziotto. Una volta stabilito il prezzo Paolo apre il portafoglio e si accorge di avere la metà dell’offerta fatta ma al poliziotto va bene lo stesso, prende i soldi e ci lascia andare. Una volta risaliti sulla moto Paolo fa finta di prendere nota su un foglietto qualcosa e il poliziotto si allarma e gli chiede subito che cosa stia facendo. Lui gli risponde che sta solo appuntando che cosa è successo quindi il poliziotto restituisce i soldi a Paolo avvisandolo di non commettere più quell’infrazione. In tutto questo ovviamente io non ho mai aperto bocca per evitare di fare danni però mi ha fatto molto riflettere e questa cosa è avvenuta per ben due volte in posti diversi..ma come? questi trucchetti di certo non fanno onore all’ospitalità balinese. Sarà però io incomincio a pensare che anche qui il profumo dei soldi sta incominciando a rovinare questo paradiso. Paolo è sempre più perplesso perchè Bali è cambiata parecchio, il traffico, il contatto con la gente che è più distaccato, il cemento che stanno gettando ovunque e i posti che stanno distruggendo.
Per vivere quest’isola bisogna davvero allontanarsi dai centri e fermarsi nei piccoli villaggi, tra le risaie, i campi coltivati o contemplando i pescatori.
Domani andremo a Ubud, ospiti da una coppia di Italiani couchsurfers: Diego e Linda.
…ah ah, Paolino la sa lunga, da una vita on the road!
Bravi mettete ordine sociale a Bali, era ora! 🙂
salutatemi Diego e Linda e anche i poliziotti 🙂
Paolino ne sà una più del diavolo… proverò a usare questo trucco a Milano… anzi meglio di nò… mi sà che rischierei la galera! Vai Ragazzi!!!
Ciao. Ma state a Bali? pure io, me ne torno in OZ il 27. Se ci vediamo, ci rifacciamo una chiacchierata, vabbo’? Ciao
Mario Abruzzo Italia