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Arrivato a Kuala Lumpur mi sembra di tornare a casa per tutte le volte che ci siamo passati e fermati. Prendo il solito bus fino a KL Central, poi da lì la metro fino a Pasar Seni per arrivare a Chinatown, nella solita bettola da 10 ringit a notte nel dormitorio con aria confezionata sopra il Raggae Bar. Purtroppo questa volta non ho trovato posto nel dormitorio quindi mi è toccato stare in un’accogliente sotto scala largo 3m x 2m. Non so se il motivo per il quale non riuscivo a dormire era il casino della musica dei locali dei piani inferiori o per la gente che saliva e scendeva le scale durante tutta la notte.
La mattina seguente, appena si è liberato un letto, mi sono spostato nel dormitorio e pensavo che sarei riuscito a dormire senza problemi ma nonostante l’aria confezionata a palla e il ventilatore puntato addosso non sono riuscito a chiudere occhio da tanto caldo faceva, è stato un sudare continuo.Il giorno seguente sono andato a fare un giro nelle KLCC al centro commerciale sotto le torri dove cerco di svagarmi un po’ visto che la permanenza qui a KL sarà di qualche altro giorno. Inizialmente la mia intenzione era quella di andare al cinema ma nonostante le più di 10 sale non ho trovato un film che mi piacesse così mentre continuo a vagare tra i vari negozi arriva l’ora di pranzo e mi fiondo nel court food. Qui c’è un intero piano dove si trovano le cucine di tutto il mondo: korea, giappone, italia, francia, tailandia, etc..etc.. Mi lancio dal mio vecchio amico indiano che fa dei piattini da leccarsi le dita. Rifocillato vado a fare un giretto nel centro Sony a vedere il nuovo portatile Vaio P. E’ appena uscito in commercio e mi è rimasta la curiosità di vederlo dopo che Marco e Laura me ne avevano parlato tempo fa. Devo dire che è molto bello, ci smanetto un po’ e la cosa che colpisce sicuramente è il peso di 600 grammi, sarebbe perfetto per viaggiare.
Una volta uscito dal negozio Sony devo però ripassare nell’Apple Store per rimettere a posto la vista e le papille gustative sbavando su i nuovi Macbook e Macbook Pro.
Paolo… hai i sintomi del compratore compulsivo! 🙂
ah la vera Asia, tra Vaio e Mac…la saggezza millenaria di un Intel..