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Di ritorno dal Marocco riprendiamo il furbone che era parcheggiato a Algeciras diamo una tirata alla frizione che ci voleva mollare e gli facciamo fare una bella sbronza di olio super denso perchè quello normale lo metti sopra e riesce sotto.
Dopo tutti i preparativi si riparte alla volta di Tarifa mitica e nominata un milione di volte durante tutto il viaggio. Arrivati a Tarifa ci troviamo davanti ad uno spettacolo davvero pazzesco dalla collina si vedono le montagne del Rif del Marocco e l’Oceano, poi siamo arrivati giù in spiaggia dove ci siamo subito buttati in acqua a surfare un po’ e anche a guardare quelli con i kite che svolazzavano lì intorno. Surfato quelle poche onde che arrivavano ci siamo rimessi in viaggio verso Cadiz dove dobbiamo prendere quel traghetto bastardo che ci è costato un patrimonio, maledetti.
Non possono fare un traghetto dal Marocco questi maledetti? Comunque ci aspettava una crocerina breva ma con tutti i confort ma non è stato così perchè abbiamo navigato sul mare grosso con onda lunga, se stavamo a surfare era pure buono ma se stai in barca per 3 giorni no infatti io e TripLuca ci siamo sentiti male. Non ci potevamo alzare dal letto perchè ci veniva da vomitare minchia che palle. Io personalmente non ho mai sofferto di mal di mare ma questa volta mi sono dovuto arrendere, mi sto facendo vecchio non ho piu il fisico di una volta. Sulla nave la vita si svolge abbastanza bene, si mangia di merda e non c’è nessuno tranne una quarantina di Inglesi alcolizzati e ultra cinquantenni, meno male che è solo per tre giorni. Arrivati a Gran Canarie siamo tutti eccitati fino a quando non abbiamo messo piede a terra e abbiamo visto che è una città a tutti gli effetti con un traffico pazzesco, un inquinamento allucinante e con industrie che hanno costruito a picco sul mare forse per qualche ricca signora annoiata tipo “caro ci facciamo la fabrrichetta sul mare!” Non ci abbiamo messo molto a capire che questo posto non fa per noi quindi partiamo per Fuerteventura dove ho un amico che vive la da un paio di anni e che mi diceva che non era poi così male. Avevamo paura che il biglietto del traghetto costasse un patrimonio e invece un benzianaio onesto che metteva benzina a 0,45 centesimi di euro al litro, il prezzo delle Canarie, ci ha detto che con un’altra compagnia locale costavo molto meno e allora ci precipitiamo a fare il biglietto. Come al solito c’era da aspettare un botto di tempo e quindi facciamo un ride sull’isola del vento e andiamo sulla famosa spiaggia di Pozo, mitica per tutti i windsurfisti.
Arrivati lì non c’era nessuno e neanche il vento quindi abbiamo fatto un altro giro per gli altri paesini e abbiamo imboccato una strada a senso unico nel senso sbagliato grazie ai miei navigatori che indicavano tutte le direzioni. Per fortuna ci siamo fermati in tempo e girato per la strada giusta tornando verso il porto per imbarcarci per Fuerte.