Guarda tutte le foto di surf sullo spot di Uluwatu.
Mentre trasferiamo il sito da un server all’altro l’oceano ci regala delle belle onde, a volte fin troppo grosse.
Alle prime ore dell’alba siamo andati a dare un’occhiata allo spot di Uluwatu. Le condizioni non erano per tutti infatti in acqua c’erano poco meno di dieci surfisti. Onde potenti e forte corrente. Non sono mancate un paio di tavole spaccate giunte fino a riva!
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Lovina
Guarda tutte le foto di Bali.
Dopo tanta fatica e costanza non si sa bene cosa sia successo ma le onde sono scomparse dall’isola di Bali. Sono giorni che speriamo in un alito di vento o in qualche swell decente ma niente da fare, quindi dato che la noia un po’ ha preso il sopravvento decidiamo di fare un giretto a nord dell’isola. Per la mia gioia e quella di Lek sveglia alle 5 del mattino per ritrovarci lungo la strada sulle moto e con gli zaini in spalla pronti per andare a Lovina.
E’ ancora buio e l’aria è anche un po’ troppo freschina. Sfrecciamo sul Bypass, meravigliosamente senza traffico e senza i fumi neri delle marmitte dei camion e in un’ora e venti arriviamo a Ubud. Se faceva fresco giù a Jimbaran qui a Ubud l’aria è ancora più fredda e a Paolo e a Luca si sono gelate le punta delle dita mentre io e Lek abbiamo le gambe come due ghiaccioli.
Così decidiamo di fermarci da qualche parte per fare colazione ma è ancora troppo presto perchè è tutto chiuso..e noi che già sognavamo cappuccino e cornetto (un desiderio un po’ troppo all’italiana forse).
Non ci resta che proseguire, così sfreghiamo un po’ le mani e ci soffiamo sopra, come quando è inverno. Luca si mette il pareo sotto la giacchetta, come se fosse un ciclista d’altri tempi, mentre io e Paolo ci mettiamo le felpe saltellando per scaldarci. Lasciamo alle spalle Ubud e iniziamo la salita verso i vulcani. Continua a leggere Lovina
Di ritorno da Paolo, quarta parte
Passano i giorni e ormai Chinatown non ha più segreti per me. Il mio ostello, il mio internet caffé aperto 24 ore su 24, il baracchino dove mi bevo i caffé seduta su un micro sgabello, l’indiano che mi cucina i pranzi e il cinese che mi prepara le cene, da un chicken masala ai noodles con zenzero e anatra.
Le notti invece non finiscono mai, e non per il fuso orario, ma perchè Lorenzo russa come non mai regalando a me e a Jaffro anche delle infernali puzzette. Nonostante i tappi nelle orecchie il russare del Pisano arriva potentissimo al mio cervello. Io provo diverse tecniche per farlo smettere, smuovo il letto, provo a chiamarlo mentre dorme o addirittura gli solletico il naso facendo scivolare il pareo dal mio letto perchè Lorenzo dorme sotto di me. Lui così smette, magari per 10 minuti o un’ora ma poi ricomincia più forte di prima! Jaffro invece addirittura gli tira i piedi con forza ma ciò nonostante Lorenzo nemmeno si sveglia. Una delle prime notti Jaffro mi ha fatto spaventare come non mai perchè nel cuore della notte mi sono trovata la sua faccia di fronte alla mia, mentre io tenevo gli occhi chiusi cercando di dormire. Continua a leggere Di ritorno da Paolo, quarta parte