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Abbiamo preso casa a Tamaragua, il complesso dove lavoriamo. Andrea si è rotto una costola cadendo dal dumper. Il lavoro a me va benissimo, mi alzo la mattina vado a timbrare sotto casa e mi faccio i miei giretti per le case. I ragazzi che lavorano con me sono troppo forti e spesso ci ritroviamo a casa nostra per “le pause”. Ho fatto riparere la tavola da un mio amico brasiliano e sono riuscito a uscire di nuovo in acqua. Ho rivisto Paolo il mio amico di Lanciano che vive a Villa Verde da ormai tantissimi anni. Vive con Angela e mille cani bardino, troppo forti.

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Siamo arrivati a Fuerteventura e sono subito andato da Valeria a recuperare il furbone. Sono stato contento di rivederla. Io e mio fratello viviamo davanti a casa sua, nel furgone. Lei nel frattempo ha cambiato lavoro, non lavoro più per quel rincoglionito del negozio brasiliano ma per un ristorante argentino come aiuto cuoca. Ha anche lei un cane, un trovatello, Gingio Canario Hijo de Puta. Un bel guaio di cucciolo! Io sono riuscito a ritonare a lavorare come manutentore del centro residenziale Tamaragua e anche mio fratello adesso lavora lì al depuratore. Stiamo cercando casa e molto probabilmente ci trasferiremo nel complesso dove stiamo lavorando. Si trova a metà strada tra Corralejo e Lajares. Le case lì sono grandi ed il prezzo è buono, se riusciamo a trovare qualcuno che voglia convivere con noi riusciamo a dividere al meglio le spese. La voglia di fare surf è tantissima, vorrei andarmene al El Cotillo ma Rita, il cane di Andrea, si è mangiata la mia tavola…

Riparto per l’Italia perchè devo andare a Londra per vedere delle persone. Lascio il mio furgoncino VW a Valeria, di nuovo parcheggiato sull’isola! Forse tornerò qua con mio fratello Andrea e magari mi porto pure la mia Ola, il mio cane. Vedremo, ancora non so. Comunque appena torno andrò da Marco a continuare il mio tatuaggio sul braccio.