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Pranziamo a casa di Mayeln con Alberto, Fatu e Patricia. Il pranzo è super abbondante e squisito: calamaro ripieno, pasta con cozze e gamberi, frittata di patate, zuppa di legumi e insalata di mais e sardine. Dopo il pranzo ci accompagnano a prendere il bus per Nouakchott e Fatu ci consegna un pacchettino da dare a suo figlio a Dakar. Partiamo e dopo 5 ore arriviamo nella capitale. Prendiamo un taxi e raggiungiamo casa di Mohamed, un altra persona che ci ospiterà tramite il couch surfing. Ci offre la cena e ci fa conoscere tutta la sua famiglia compreso suo cugino che è Senegalese e che è appena tornato a casa dopo aver vissuto per dieci anni in Italia! Pazzesco, Iba parla milanese ed è troppo simpatico. Anche lui va in Senegal e così decidiamo di attraversare tra qualche giorno il confine insieme a lui. Iba, come tanti che abbiamo incontrato, è scappato dall’Italia perchè ci ha detto che ormai non si può pi lavorare, è troppo dura la vita! E’ tornato nella sua terra perchè ci ha detto che per lui l’Africa sarà il futuro e che in Italia non c’è più niente da fare. La casa si Mohamed è piena di bambini che corrono qua e là, un po’ sono dei parenti ed un po’ dei vicini di casa. Questa famiglia è senegalese e ci offrono tutto, colazione, pranzo e cena. Con un cugino di Mohamed andiamo a vedere il mercato del pesce. Continua a leggere Da Noadhibou a Nouakchott