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Lasciamo Vang Vieng verso una nuova meta, 4000 isole al sud del Laos al confine con la Cambogia. Tutti i backpackers che abbiamo incontrato ci hanno detto che è un posto meraviglioso da vedere assolutamente e dato che abbiamo tempo da perdere decidiamo di andare a visitare questo po-po di isole sparse alla foce del Mekong. Il minibus arriva a destinazione in perfetto orario, prima tappa del viaggio la capitale: Vientiane. Dobbiamo aspettare in città circa due ore abbondanti per poi prendere il bus con i letti che durante la notte ci porterà al confine. Vientiane non è niente di speciale, una città abbastanza trafficata e con poco da vedere ma per nostra fortuna ci imbattiamo in una festa di quartiere con tanto di Luna Park. Continua a leggere Da Vang Vieng a 4000 Islands
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Luang Prabang
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Paolo è stato a Luang Prabang 5 anni fa e ha trovato la città totalmente stravolta. Prima era un piccolo villaggio con casette di legno pochi ristoranti e zero servizi ora invece sembra di essere a Porto Cervo, locali di lusso, internet point a non finire, bancomat, agenzie viaggio ed escursioni di ogni tipo e i prezzi sono più che triplicati. Paolo allora spese 20 euro, vitto, alloggio e trasporti per 2 settimane , ora invece non bastano da 5 ai 7 euro al giorno a persona, solo l’autobus da Luang Prabang a Vang Vieng costa 10 euro a testa. Ci hanno detto che i prezzi sono lievitati sia a causa del caro petrolio sia dopo lo tsunami perchè la gente ha paura ad andare dove c’è stato. Nonostante tutto però Luang Prabang è davvero una città molto carina e soprattutto tranquilla, dove le giornate scorrono lente seguendo il ritmo del fiume Mekong. Per le strade girano moltissimi monaci ed è facile incontrali dovunque anche negli internet point, Luang Prabang abbonda di templi e durante la notte e alle prime ore del mattino si sentono risuonare i loro tamburi. Continua a leggere Luang Prabang
Laos, sul fiume Mekong
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Lasciamo l’ostello verso le 9 di sera e prendiamo il minibus che ci porterà fino al confine con il Laos. Il bussino è nuovo di zecca con tanto di aria condizionata ma i suoi soffici sedili si riveleranno tutt’altro che confortevoli, già perchè non riusciremo a prendere sonno per tutto il viaggio da tanto sono scomodi. Alle tre del mattino arriviamo in una specie di ostello lungo il fiume Mekong dove possiamo riposare fino all’apertura della frontiera ma le ore di sonno sono troppo poche perchè ci svegliano verso le 7 del mattino per darci la colazione. Io riesco a dormire un paio d’orette mentre Paolo viene punto e assalito da non si sa quale bestia, forse formiche, che lo faranno risvegliare con innumerevoli bozzi sparsi qua e là sulla pelle. Raggiungiamo con un tuk-tuk il confine e sbrigate le carte e timbrato il passaporto saliamo su una barca che ci porta sull’altra sponda del fiume, in Laos. Da qui saliamo sulla “slow boat”, la nave che lentamente risalirà il fiume fino a Luang Prabang, una crociera di due giorni. In alternativa si potrebbe far prima o prendendo un autobus o azzardando la crociera sulla “speed boat”, una specie di off shore con poco più di 6 posti, dove è garantita una doccia costante e il rumore infernale del motore, ma è decisamente meglio prendere la “slow boat” perchè panoramica e tranquilla. Partiamo e con noi c’è anche la ragazza spagnola del trekking. La nave è stra piena e subito prendiamo dei posti a sedere in terra perchè le seggioline dell’imbarcazione sono scomodissime, sono le 10 del mattino e finalmente la nave salpa e inizia la crociera sul Mekong. Continua a leggere Laos, sul fiume Mekong