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Giorno 8: Ci alziamo di buon ora, smontiamo la tenda e già arrivano le prime mosche alle 6:30 del mattino, sarà una lunga giornata. Ci mettiamo sul ciglio della strada per fare lo stop e la seconda auto che passa si ferma e ci carica su, a bordo due ragazzi irlandesi che vanno verso Coober Pady, la città sotterranea delle miniere, a circa 350 chilometri da dove siamo ora. Il viaggio fila liscio e ci lasciamo alle spalle tutti i vari animali che si incontrano da queste parti come canguri, emu, aquile, mucche, cammelli, serpenti ecc.. Arriviamo a Coober Pady e ci fermiamo per bere qualcosa, io e Dean decidiamo di chiedere ai nostri nuovi amici di viaggio se possiamo continuare il viaggio con loro sino a Alice Springs ma senza mancare Kings Kanyon e Ayers Rock, ci dicono che non hanno problemi a continuare il viaggio con noi a bordo ma che dobbiamo dividere le spese della benzina. Ci facciamo un giro per la città dove vedo che ci hanno costruito nuovi edifici dall’ultima volta che sono passato. Andiamo a visitare la chiesa sotterranea poi ci fermiamo in un bar e non manchiamo di andare a vedere il backpaker sotterraneo. Ancora qualche foto e via ci rimettiamo in marcia verso Alice Springs, lungo la strada incontriamo in un area di servizio una macchina con a bordo un gruppo di aborigeni con dei cani. Gli aboriginei hanno delle facce che non sembravano essere troppo amichevoli ma fin li niente di male, magari anche noi a loro possiamo sembrare tali. Arrivata la notte ci fermiamo per accamparci, noi in tenda e i ragazzi in macchina. Piazziamo le tende dietro a degli alberi in modo che non si vedessero da nessuna angolazione ma verso mezzanotte vengo svegliato da Dean tutto agitato perchè la macchina con gli aborigeni era arrivata e lui pensava che avessero brutte intenzioni, tipo rapinarci in mezzo al deserto senza la possibilità di incontrare la polizia. Un falso allarme, loro avevano solo fatto una sosta per sgranchirsi le gambe e subito dopo sono ripartiti e noi siamo tornati a dormire.
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Australia, in autostop da Perth a Cairns
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Giorno 7: Adesso siamo quasi arrivati al momento di salutarci con Braian, prendiamo l’ultima tazza di tè con lui e ci porta dove inizia la strada per Alice Springs, rimaniamo 1 ora a fare lo stop fino a quando un tipo si ferma e ci dice che è meglio andare più avanti dopo l’incrocio. Nel frattempo passa cinque o sei volte un ambulanza all’inizio non gli facevo lo stop ma poi ho cominciato e il tipo che guidava ogni volta che passava ci dava un colpo di sirena in segno di solidarietà. Finalmente si ferma un tipo che ci tira su, lui andava al lavoro 200 km più in su. Lungo la strada vediamo un sacco di aquile ai bordi della strada con delle ali gigantesche dopo passiamo vicino a dei laghi salati e il tipo si ferma gentilmente per farmi fare delle foto. Arrivati a destinazione ci chiede se volevamo visitare la città li vicino e che dopo ci avrebbe riaccompagnato sulla strada per Alices. Andiamo in questo posto dove l’attrazione principale sono una marea di missili aerei da guerra e ci dice che una volta c’era una base militare dove facevano degli esperimeti con i missili. Poi ci riporta sulla strada, noi non credevamo di rimanere li per 7 ore senza alcun successo con 40°C senza ombra e una quantità di mosche indescrivibile che cercavano di entrarti ovunque negli occhi, in bocca e da qualunque altra parte. Alla fine ci arrendiamo e dopo aver provato di tutto contro le mosche vedo che la cosa che funziona di piu e mettersi la maglia intorno alla testa con gli occhiali da sole così sei abbastanza protetto solo che per fare lo stop non e proprio buono perchè sembri un beduino e magari la gente non si ferma a raccoglierti. Aspettiamo che cali la notte per mettere su la tenda così le mosche andranno via con l’abbassamento della temperaturama. Dobbiamo stare attenti a non montare la tenda su un nido di tarantole che non mancano da queste parti. Una volta nella tenda al sicuro dalle mosche, ragni e scorpioni, ci godiamo il tramonto in uno scenario spettacolare perchè attorno a noi non c’è praticamente niente. Tutto è piatto e fin dove l’occhio arriva c’è solo il sole che illumina tutto mentre sparisce lasciando i colori che dipingono il cielo di arancio, viola e rosso ecc. Dopo il sole c’è lo spettacolo della notte con le stelle. Io e Dean ci facciamo un paio di panini e in silenzio ci guardiamo il cielo. Il silenzio non durerà per molto perchè tra poco inizieranno i rumori degli animali. i canguri passano vicino allla tenda e ci svegliano e in lontananza vediamo una 15 di Emu che attraversano la pianura forse un po’ in ritardo vista l’ora.
Australia, in autostop da Perth a Cairns
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Giorno 6: Ripartiamo mentre Braian ci racconta e ci fa vedere i posti dove era passato quando ha attraversato l’Australia, da Adelaide a Geralton più di 6000 km attraverso il deserto, solo e a piedi! E io che credevo di essere un pazzo a farlo in auto stop..ma mai mi sarebbe venuta la voglia di farlo a piedi. Durata della sua passeggiata 8 mesi con tanto di attestati perchè il padre è stato l’ultimo uomo dello scorso centenario a farlo e lui l’ultimo del centenario appena trascorso. Mentre passavamo lungo questi posti anche io ho riconosciuto molti dei posto dove avevo campeggiato per la notte o dove facevo lo stop, la prima volta che ho attraversato l’Australia nel 1999. Quando sono arrivato al punto dove avevo camminato per 6 ore sotto il sole con tavola zaino e tenda tantissimi ricordi mi sono tornati in mente. Ora con i miei nuovi compagni di viaggio sfrecciando in macchina mi viene da ridere ma quando ero qui mi ricordo che un giorno ho finito l’acqua nel bel mezzo del niente e non ridevo tanto tant’è vero che sono stato costretto a fermare un camion e l’autista gentilmente mi ha dato delle bottiglie d’acqua, sarebbe stato meglio un passaggio ma anche l’acqua andava bene. Adesso tutto sembra più facile stando seduto nel furgoncino con la musica e soprattutto con dei buoni amici. Arriviamo a Port Augusta prima del tramonto e ci fermiamo in riva al fiume per accamparci e rimaniamo ficcati con il furgone nella sabbia e allora ci tocca spingere e cercare di tirarlo fuori. Non è stato affatto facile visto che avevamo anche la roulotte dietro ma alla fine ce l’abbiamo fatta in tempo per andarcene a pescare dal molo sul fiume. Il fiume attraversa tutta la città e ci vediamo il tramonto più bello in assoluto di tutto il viaggio mentre Braian ci fa vedere le prima mangrovie cresciute in Australia.