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Tutto procede tranquillamente, il lavoro, la vita sociale e gli amici. Due volte a settimana vado alla croce rossa per mangiare dove si incontrano tutti gli altri soggetti della zona. L’incontro piu’ bello è stato proprio lì, dove ho rincontrato Nico, un ragazzo Australiano che avevo conosciuto la prima volta che sono stato a Margaret, lui mi aveva aiutato a trovare lavoro e mi ha fatto conoscere la zona di tutti gli spot per surfare. E’ stato davvero bello rincontrarlo dopo tutti questi anni e nello stesso posto. Abbiamo chiaccherato dei bei momenti passati insieme e ci siamo fatti tante risate. Anche adesso sto proprio bene con i ragazzi Brasiliani con i quali mi spacco dalle risate e poi ci sono tanti altri buoni amici tipo Dean, un ragazzo inglese, che ha avuto una vita molto movimentata e ha un sacco di storie pazzesce da raccontare. Con lui ho deciso di attraversare l’Australia, ne abbiamo parlato mentre raccoglievamo l’uva e abbiamo deciso di fare l’auto stop fino a Cairns e poi trovare una barca che ci porti in Papua Nuova Guinea. Qui nel camping c’è sempre gente che viene e gente che va tutti i giorni e a ogni partenza si fa una festa. Vi voglio raccontare di un paio di feste in particolare, un po’ come quando mi è capitato nel 2000 di andare a una festa nella foresta con un sacco di gente dove mi sono divertito tantissimo e solo alla fine mi sono accorto che la festa era per il compleanno di un cane che stava nel camping perchè ad un certo punto hanno cominciato a cantare tanti auguri al cane! Festa 1: Questa festa era per la partenza delle ragazze Irlandesi, tre ragazze che sono state nel camping per un po’ lavorando nei vigneti. Io sono arrivato tardi e ho trovato tutta questa gente che faceva festa vicino alla mia tenda. Erano già tutti belli che andati e c’erano molte persono di un po’ tutti i paesi e anche molti ozzy (Australiani). Continua a leggere Australia, Margaret River
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Australia, Perth
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Perth, paura e delirio. Un tranquillo week end di paura a Perth, io e un mio amico Brasiliano siamo andiamo a Perth per il fine settimana a divertirci un po’ dopo parecchie settimane passate a lavorare. Siamo arrivati all’ostello dove ero stato prima ma era pieno quindi abbiamo prenotato per il giorno dopo e andiamo a cercarne un altro. Molti sono pieni e ci mettiamo un po’ a trovarne uno e fin qui tutto bene. La sera la passiamo nell’ostello dove avevamo prenotato la stanza. C’era un gruppo di ragazzi molto simpatici che ci ha offerto da bere e trovata la buona compagnia siamo rimasti ma senza esagerare. La sera è andata tranquilla anche perchè eravamo stanchi dal viaggio, il giorno dopo torniamo nell’ostello per prendere la stanza e troviamo la polizia che portava via delle valige e io ho fatto un salto nel tempo e mi sono ricordato di quando stavo a Cairnes e una mattina mi sveglio con la polizia nella stanza. Siccome io ed il tipo che viaggiava con me non facevamo proprio tutto legalmente ci siamo preoccupati ma per fortuna non erano lì per noi ma per un altro ragazzo che rubava negli hotel. Comunque adesso la polizia porta via delle valige e io chiedo al tipo dell’ostello che cosa stesse succedendo e lui mi dice che uno di quei ragazzi che stavano fuori la sera prima con noi a bere e divertirsi si era ucciso nel giardino del retro dell’ostello. Non è stata proprio un bella notizia ma noi prendiamo la stanza e usciamo per le spiagge, al ritorno ci prepariamo per un sabato da paura nella città. Siamo di nuovo di fronte all’ostello a bere e guardare tutta la gente che entra nel locale dall’altra parte della strada poi il mio amico riceve un bidone dalla ragazza con cui si era messo d’accordo per incontrarsi a Perth e passa tutta la serata incazzato come un animale a bere e ad entrare e uscire dal locale. Io faccio una telefonata che era meglio che non facessi e mi incazzo e passo tutta la sera a bere e chiacchierare con dei tipi Neozelandesi davvero forti che mi hanno fatto passare l’incazzatura. Poi la mattina dopo come ci alziamo usciamo fuori e troviamo tutta polizia e la strada chiusa perchè c’era stata una rissa verso le 4 del mattino tra Aborigeni e Africani e ci sono scappate un po’ di coltellate. Dopo abbiamo beccato un passaggio da un tipo che tornava a Margaret e torniamo ai nostri campi e alla vita tranquilla di campagna.
Australia, Margaret River
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Margaret River a prima vista mi è sembrata uguale all’ultima volta che l’avevo vista ma poi mi sono accorto che non era affatto così. Vado al vecchio camping che conoscevo e che ora è diventato un camping per famiglie e quasi di lusso, con erbetta ben curata, piazzole per mettere la tenda (prima non esistevano), super bagni e super cucina attrezzata con luce per la notte. E’ decisamente molto diverso dal jungle camp che avevo lasciato dove tutti facevano quello che volevano, cani che correvano da tutte le parti, gente che si metteva dove voleva e dove tutte le sere c’era festa in qualche angolo del jungle camp. Adesso alle 10 di sera c’è il coprifuoco e Menghele, il guardiano Nazzista del camping, viene e fa spengnere tutto, musica, casino ecc.. Tutti i tendomani (abitanti in tenda) sono confinati in un angolo remoto del camping. C’è anche la sala tv e la lavanderia pensare che prima c’era solo un lavandino che faceva sia da cucina che da lavanderia e inoltre per cucinare si doveva accendere il fuoco, la tecnologia va avanti.. Io per fortuna mi prendo una piazzola sotto degli alberi dove c’è sempre ombra e da dove per fortuna non mi devo spostare. Sì perchè se vai sull’erbetta ti fanno spostare ogni settimana perchè devono annaffiare il prato, inoltre l’acqua che usano puzza d’inferno, non so dove la prendono ma esce nera e puzza da morire. Mi metto subito alla ricerca di un lavoro e vagando per la città incontro 5 disperati, anche loro in cerca di lavoro. Sono dei ragazzi Brasiliani e sono venuti qui per lavorare e surfare. Passiamo un po’ di tempo insieme e subito mi ci trovo bene, mi fanno spaccare dalle risate e sono surfisti assatanati di onde. Vanno in tutti i point che esistono e cercano di surfare tutte le onde che possono. Dopo quanche giorno siamo tutti nei campi a raccogliere uva e nel pomeriggio a surfare, una delle cose che forse mi e dispiaciuta di piu’ di sapere e che hanno tolto il Drive, un cinema all’aperto dove prima una volta alla settimana andavo a vedere qualche film con una mia ragazza Francese. Sono felice che la mensa della croce rossa continua a funzionare e ogni lunedì e mercoledì è una tappa fissa. Si va lì si incontra gente e si fanno due chiacchiere e soprattutto si mangia a sbaffo e c’è sempre qualche cosa da riportare a casa come pane, marmellata e altro. Il cibo della creoce rossa non è ben definito va a colori, ci sono giorni che si mangia riso con qualcosa di verde o giorni con del rosso, marrone, arancio e così via ma mi ci trovo bene e non è male. Nel camping, nella zona jungle, abbiamo fatto subito amicizia con tanta gente. Ci sono dei tipi che fanno un casino incredibile, uno tipo di loro gira con Wendy una bambola gonfiabile con occhiali da sole e parrucca bionda, ma sono durati poco perchè Menghele dopo qualche giorno li ha cacciati dal camping ma in compenso ne sono arrivati altri e c’è sempre casino.