Guarda tutte le foto della Tailandia.
Arriviamo a Bangkok dove ci fermiamo un giorno per riposare dopo tutte le ore di bus fatte e in previsione dei giorni di bus per arrivare in Indonesia.
Prendiamo un bus per Kualalampur che ci costa 20 euro. Dobbiamo cambiare bus alla frontiera con la Malesia e prenderne un altro.
Le 30 ore di viaggio le abbiamo passate cambiando di continuo bus. Un bus fino a una città a sud della Tailandia, che non mi ricordo come si chiama, poi abbiamo cambiato 4 mini bus da 9 posti e un pick up dove abbiamo viaggiato nel cassone nel retro all’aperto. Poi di nuovo un bus normale fino a Kualalampur. A volte penso di essere masochista a tirarmi queste botte di viaggi.
Arrivati a Kualalampur ci fermiamo per la notte o megli arriviamo a mezza notte e andare in qualunque altra parte era impossibile. Mi riprendo la tavola da surf che avevo lasciato nel Backpacker e il mattino seguente ci mettiamo in viaggio per andare a prendere un traghetto da un porto non troppo lontano da Kualalampur per L’indonesia.
Dopo 2 ore di treno arriviamo al porto e scopriamo che i traghetti che partivano da lì erano solo per i locali Indonesiani e Malesi e non per noi, quindi ci buttiamo su un taxi perchè il tempo comincia a stringere e dobbiamo raggiungere il porto di Melacca, a sud di Kualalampur. Andiamo alla stazione dei bus e prendiamo un bus di 2 ore e arriviamo appena in tempo per prendere l’unica barca che partiva per Dumai, città dell’Indo, meta alquanto insolita.
Dopo 12 di barca arriviamo finalmente a Sumatra ma forse siamo nel posto sbagliato. Dumai non è proprio una meta turistica anzi credo che qui di turisti non ne vedano molti. All’uscita dal porto sembrava più di essere in una scena di caccia Africana, noi come gazzelle di fronte a tutti taxisti leoni affamati. Continua a leggere Viaggio Bangkok, Kualalampur e Sumatra
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Siam Rep
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Arriviamo a Siam Rep con gioia e ansia di vedere questi famosi templi. Abbiamo anche intenzione di girare un nuovo episodio di Cobretti. Il prezzo dell’entrata ai templi è davvero caro, per un giorno costa 20 euro, furto a mano armata, 15 anni di galera. Per 2 giorni di visita 40 euro e per 3 giorni 60 euro. Optiamo quindi per un giorno. Contrattiamo con un taxista che ci porta in giro per tutto il giorno per 3 dollari. I templi sono abbastanza lontani e girarli a piedi è impossibile. Ci prepariamo e andiamo con Mr. Jhon, nome inventato dal tipo per i turisti e cominciamo il tour. Visitiamo i primi templi bellissimi e grandissimi ma visitati i più grandi e famosi i restanti sono tutti uguali, come tante pietre, quindi devi essere davvero religioso per goderteli tutti. Ce ne sono più di 100 e vederne 20 o 30 credo sia davvero sufficiente o almeno per me e Carlos è stato così. Dopo aver girato un altro episodio di Cobretti dal titolo “Cobretti e la città dei templi”, che uscirà e breve su tutta la rete, ci facciamo accompagnare fuori dalla zona dei templi per mangiare qualcosa. Fuori il cibo costa 3 volte meno. Una cosa che si puo’ fare, anche se non è molto corretta, è di andare in 4 persone. 2 visitano i templi la mattina e 2 il pomeriggio comprando solo 2 biglietti. Abbiamo detto a Mr Jhon che si sarebbe beccato i soldi senza lavorare molto e lui rideva come un matto. Lo trovavamo sempre che dormiva quando uscivamo dai templi, stava sempre crepato di sonno con due occhi rossi che quasi sembrava dovesse morire. Per andare a visitare i templi bisogna andare verso le 5 del mattino altrimenti fa troppo caldo e c’è troppa gente. Dopo pranzo mandiamo Mr Jhon a dormire un po’, altrimenti ci fa ammazzare con il taxi, e torniamo a vedere il tramonto dall’alto di un tempio. Arrivati in cima sembrava che ci fossero una marea di gabbiani tipo sugli scogli al mare, una marea di gente ad aspettare non so che. Abbiamo visto il tramonto, non era niente di speciale perché c’erano parecchie nuvole ed ero piu’ interessato alle 2 Messicane che ci sedevano a fianco ma anche con loro niente di che perché troppo snob, con la puzza sotto il naso. Torniamo in città e ci prepariamo per uscire e andare in un locale che si chiama The Laundry dove si beve gratis e si gioca a bigliardo gratis, un posto perfetto. Il barman è un Francese e mi fa ammazzare dalle risate, qualunque cosa gli si dici lui risponde FUCK, del tipo: “possiamo avere una birra a sbaffo” e lui “yes Fuck”. Io e Carlos ci spaccavamo dalle risate.
Siamo arrivati in un periodo di feste e c’era molta gente che andava in giro per le strade a mangiare, bere e a divertirsi. Un piatto tipico della Cambogia sono le tarantole fritte, si vedono una marea di donne con questi vassoi in testa con tarantole fritte o scarafaggi, tartarughe, rospi, larve, ecc. Carlos ha provato un zampa di tarantola ma io ho preferito ricordarmele vive come quando mi saltavano sulla tenda in Australia, quindi ho lasciato stare.
La Cambogia non aveva più niente da offrirci così prendiamo un bus per Bangkok. Le strade in Cambogia sono rimaste uguali al dopoguerra nessuno le ha più risistemate e quindi abbiamo fatto un viaggio pazzesco verso il confine, pieni di polvere fino alle ossa. Io ho sbattuto 2 volte la testa contro il soffitto del bus per tanto che saltava. Intorno a noi si alzava un polverone rosso che ricopriva la strada e le persone che ci camminavano a fianco con gli animali. Dopo svariate ore di salti e polvere ci ritroviamo alla frontiera con la Tailandia e felici di cambiare bus.
Pheon Phen
Guarda tutte le foto della Cambogia.
La Cambogia è molto povera, molto di piu’ di quello che pensassi. A me a al mio amico Carlos ci è subito sembrato di essere in India. Ad ogni fermata del pulman veniamo circondati da una marea di bimbi. Sono tutti sporchissimi, semi nudi e qualcuno ha anche dei problemi gravi. Ci guardano con quegli occhioni che senza parole ti fanno capire la situazione e tutti noi bene o male cerchiamo di aiutarli ma sono talmente tanti che sembrano non finire mai.
La Cambogia è un po’ più cara del Vietnam, tutto si muove con US dollari. Io e Carlos, lo Spagnolo che ho conosciuto ad Hanoi, in un modo o nell’altro ci siamo ritrovati a viaggiare insieme e la cosa non mi dispiace affatto perchè Carlos è un esperto viaggiatore da molti anni. Ha viaggiato per tutto il mondo e sa perfettamente cosa vuol dire viaggiare in 2 senza litigare perchè viaggiando a lungo può succedere che anche le piccole cose più stupide possono essere pretesti per avere dei battibecchi. Continua a leggere Pheon Phen