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Sono le nove del mattino e il Minivan per Vang Vieng ci viene a prendere davanti all’agenzia, siamo al completo sul bussino e siamo anche un po’ troppo stretti. In teoria il viaggio dovrebbe durare 5 ore ma invece ce ne metteremo quasi 8, sia per un’ora di ritardo alla partenza sia per la strada più che distrutta. Il Minivan procede lentamente singhiozzando ad ogni buca nell’asfalto, la strada è completamente sconessa. Dormire è pressoché impossibile ma è un bene perchè i paesaggi sono davvero mozzafiato: piccoli villaggi di palafitte di legno dove le donne mondano il riso, i bambini giocano e i bufali pascolano in compagnia dei polli; montagne verdissime; cascate, torrenti e nuvoloni carichi d’acqua sulle vette, davvero un spettacolo meraviglioso. Continua a leggere Da Luang Prabang a Vang Vieng
Tag: south east asia
Calcutta
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E’ successo di nuovo! Ancora una volta a combattere contro la tecnologia, bello e spensierato passeggiando per le luride strade di Calcutta mi viene in mente di ritirare un po’ di contante perché in serata sarei dovuto partire alla volta di Banaras City. Vedo un bel bancomat e sfodero la mia carta di credito e quello che fa se la mangia e non me la ridda piu’! Noooo! Di nuovo la storia si ripete come a Singapore, minchia che sfiga, ma questa volta ho la soluzione pronta senza ritornare a casa in Italia. Sguaino l’altra mia carta di credito, infuocata come la spada dell’arcangelo Gabriele e l’affondo nella macchina infernale ferendola a morte e tirando fuori i miei maledetti soldi. Glorioso della mia rivincita vado a comprare un bel piatto di riso al curry e pesce, alla faccia dei bancomat.
Autostop in Sri Lanka
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Mi sa che sono l’unico che ha fatto l’autostop in Sri Lanka perchè tutti quelli che si fermano non lo fanno per darmi un passaggio ma per sapere che cosa sto facendo. Si è creato una specie di ingorgo intorno a me dove tutti si fermano a vedere che cosa succede. La gente mi aveva completamente chiuso in un angolo e non potevo più fare lo stop inoltre tutti cercano di fregarmi più soldi possibili per darmi un passaggio. Alla fine ho trovato un ragazzo che mi ha accompagnato gratis ma ho dovuto aspettare un bel po’ di ore che aggiustassero il suo camion che era rotto. Lui trasportava pesce, non vi dico la puzza, la mia roba ha puzzato di pesce per una settimana. Comunque dopo tutta questo storia non siamo partiti subito ma ho dovuto aspettare che lui facesse altre cose e quindi siamo partiti di notte e ad un certo punto ci siamo dovuti fermare. Mi dice che dobbiamo passare la notte lì perchè c’era un posto di blocco dei militari che di notte non permettono l’accesso in quella zona per paura di attacchi da parte del Tigri Tamil. Ci siamo accampati per la notte, un posto allucinante nato per un posto di blocco dove tutti i camionisti e non sono costretti a fermarsi. Io ho dormito nella cabina del camion con i piedi su un televisore che occupava quasi tutta la cabina e il mio amico fuori nella giungla. Alle 6 del mattino i militari hanno riaperto la strada in modo da far passare tutti e tutti sono sfrecciati nella strada fino a Pottuil, ma un altra cosa caratteristica e che tutti vanno come pazzi in quella strada per paura che le Tigri non gli sparino sulla macchina. Anche questo è Sri Lanka.