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I miei bagagli sono arrivati dopo due giorni, meglio tardi che mai. Ho recuperato le chiavi del furbone che da bravo mi ha aspettato sull’isola di Fuerteventura. Il mio furgone VW è un mito, è stato parcheggiato per due anni e senza batteria, con una spinta ed un po’ di benzina è ripartito subito! Sono riuscito a trovare lavoro grazie ad un amico, Tony il tatuatore, che mi ha fatto conoscere Carlo e Jesus. Grazie a loro ora lavoro come manutentore per un gruppo di villette appena fuori da Corralejo. Ho rivisto Marcella lei ha trovato lavoro in un centro estetico come massaggiatrice, il suo mestiere. A fianco al negozio di Tony, nel Centro Commerciale Atlantico di Corralejo, c’è un altro negozio di articoli brasiliani, lì lavora Valeria una ragazza di Milano troppo forte. Tony è stato davvero un amico perchè oltre ad avermi aiutato a trovare lavoro mi ha anche dato una mano perchè ero senza soldi. Anche Valeria è sempre stata gentile con me, facendomi i panni ed invitandomi sempre a mangiare da lei. Vivo dentro il furgone al Bristol ma oggi è arrivata la polizia che ha fatto sgomberare me ed altri ragazzi che accampavano in tenda.
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Viaggio a Fuerteventura
Fuerteventura, Puerto del Rosario
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Arrivare a Fuerteventura è stato un vero e proprio esodo. Il charter mi è costato solo 90 euro ma per volare da Milano a Fuerteventura ci ho impiegato 3 giorni! Sono partito dall’Italia con 60 euro e già il viaggio inizia male perchè all’aereoporto di Malpensa mi fanno pagare 50 euro di supplemento per la tavola da surf. Il volo non parte e tutti passeggeri, me compreso, devono dormire a Milano per fortuna tutto pagato dalla compagnia aerea. Ho conosciuto Marcella, una ragazza di Milano che viaggia con due gemelle anch’esse di Milano. Lei sta andando a Fuerteventura a trovare un amico mentre le gemelle vanno dal fratello che vive con questo tipo. Marcella è troppo forte e molto gentile, mi offre le sigarette perchè io non ho soldi per comprarle. Il giorno dopo riusciamo a partire ma non ad arrivare a Fuerteventura. Da Milano arriviamo a Madrid dove perdiamo i bagagli! Quindi dalla mattina dobbiamo aspettare che arrivino le valigie e riusciamo a ripartire solo in tarda serata verso Gran Canaria ma senza bagaglio perchè non è mai arrivato. Una volta a Gran Canaria abbiamo di nuovo dormito in un albergo, sempre di ultra lusso con prima colazione compresa. Dopo la notte riusciamo partire e raggiungere l’isola di Fuerteventura. In areoporto saluto Marcella e le gemelle. La persona che doveva venire a prendermi mi da buca e quindi, sempre senza soldi, faccio l’autostop per Puerto del Rosario. Da Puerto poi riesco a prendere un passaggio per Corralejo. Nell’attesa, visto che non avevo le sigarette, mi sono fumato i mozziconi delle cicche che trovavo a terra. Arrivo a Corralejo e vado all’Ambaradan dove i proprietari, vecchi amici, mi offrono la colazione e mi danno il benvenuto sull’isola.
Fuerteventura, Isole Canarie
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Mario è andato via, non si sa bene il perchè, ci ha lasciato con queste parole “Ho voglia di montagna”. Sono arrivati degli altri ragazzi Italiani, amici del Cesco l’altro ragazzo che ci ha abbandonato per primo. Sono arrivati qui a Fuerte per stare un po’ e lavorare. Le cose non sono andate come dovevano quindi hanno abbandonato l’isola con la seguente formazione: Nik il rasta e l’altro Nik detto luis, famoso ormai sull’isola per le sue tavole. Lui era un famoso sheiper o come cacchio si scrive ed è venuto qui per rilassarsi un po’ dalla vita di sempre. Poi abbiamo perso Thomas, tornato in patria per mancanza di lavoro con il quale ne abbiamo combinate delle belle, Mario “lu pank a bestia” è partito come un barbone con tre tavole da surf avvolte nel sacco a pelo e una montagna di valige, chissà come sarà arrivato a casa. Invece è tornato Luca con Mari Cose, meno male che c’è qualcuno che torna in questo periodo di partenze. Poi è stata la volta di TripLuca che se ne è andato in Italia per poi volare in Indonesia, alla volta di Bali dove sarei dovuto andare anche io ma diciamo che mi trovo bene qui o forse è meglio dire che non ho abbastanza dinero. L’altro Luca che è venuto da Verona non ha fatto un affare a prendere casa a Corralejo e soprattutto ad avere due amici come me e l’altro Paolo, mio omonimo oriundo di Lanciano, venuto alle Canarie molto tempo fa’. Paolo non ho più casa a El Cottillo e io adesso vivo nella furgoneta. Immagginate come faccio a ricaricare pc, camera digitale e tutte le batterie? A casa di Luca! poverino è costretto a mettere ciabatte supplementari per accogliere tutte le macchine maledette mie e di Paolo che ha telefonino e un mini disc da ricaricare. Luca ci accoglie sempre e ci rifornisce di energia. Adesso che vivo come uno zingaro e mi muovo di giorno in giorno è molto meglio, ho la villa al mare o in montagna basta girare la chiave e via. Forse c’è la possibilità di andare a casa dell’ Esquinzo, mi hanno invitato a vivere lì e credo che ci andrò per un po’. C’è una bella aria la giù nella casa occupata dell’Esquinzo. Per il momento continuo a lavorare e a mettere soldi da parte per ripartire. Sono sempre impegnato a fare i jeep safari per quel panzone di Julio che non si abbotta mai di soldi e che per 3 euro si inchiappetterebbe chiunque. Julio è il boss della fazenda dei safari ed è gordo e ingordo.