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Nello scendere verso Makassar ci fermiamo nel villaggio di Toraja, famoso per le sue cerimonie, il caffé e per le case che hanno una forma molto particolare, le estremità del tetto sono all’insù dando al tetto dell’abitazione una forma tipo a banana. Ci fermeremo qui qualche giorno per vedere alcune cerimonie e i d’intorni della città.
Troviamo un ostello economico e appena ci mettiamo il piede dentro tutte le guide improvvisate ci saltano addosso per offrirci tutti i tours possibili, ma noi abbiamo conosciuto una tipa spagnola che già aveva fatto tutto il giro e da lei ci siamo fatti dare tutte le informazioni per fare tutto per i fatti nostri, senza prendere nessuna guida. Così abbiamo preso in affitto una moto per 2 euro e ci siamo avviati per visitare un villaggio dove ci sono delle tombe scavate nella roccia. Nella roccia scavata, davanti alle “porte” della tomba viene costruito un balconcino dove mettono dei pupazzi fatti in legno che rappresentano le persone scomparse, davvero bello e suggestivo.Purtroppo la visita alle tombe dura solo una ventina di minuti perchè ci hanno detto che c’è la possibilità di vedere una cerimonia per i fine lavori della costruzione di una casa, insomma una specie di inaugurazione. Qui le cerimonie vengono fatte come buon augurio, per i matrimoni, i funerali..e sono molti i turisti che vengono qui per assistere a queste celebrazioni.
Per quello che ho visto della cerimonia per la casa posso dire che è una grossa minchiata, se ci fosse ancora qualcosa di tradizionale pure pure ma così proprio no. Alla celebrazione c’è un po’ di gente vestita con gli abiti tipici, le moto e le macchine sono parcheggiate ovunque e sembra che facciano a gara per chi ha l’impianto stereo più grande: casse, amplificatori, microfoni etc. etc, poi c’è un presentatore che conduce l’evento circondato dai cartelloni degli esponenti politici che non sono altro che gli sponsor della cerimonia. Ma la cosa più atroce è che durante la minifestazione sacrificano una quantità impressionante di animali, più paga lo sponsor più animali da ammazzare ci sono, perchè è lui che li paga. Per la cerimonia della casa hanno sacrificato, sgozzandoli in piazza 40 maiali e 20 bufali. In terra c’era un fiume di sangue che scorreva lungo la città mentre nell’aria si sentivano solo le urla di questi poveri animali che venivano uccisi e poi macellati in piazza, mano a mano poi la gente se ne andava via con il proprio pezzo di carne legato ad un bamboo. Una volta anche da noi si faceva festa e si uccideva il maiale per l’occasione ma qui è diventato un business, pensate che fanno praticamente una cerimonia o due al giorno! La cosa che più mi ha diciamo sconvolto non è stato tanto il sangue e le urla degli animali ma i turisti che facevano foto e filmati e se ne andavano contenti dicendoci: “bello, davvero bello! da non perdere” e poi con la faccia un po’ schifata: “si, però c’è tanto sangue!”. Tanto sangue? minchia sembra Shing il film di Kubrick. Il tutto per fare qualche foto macabra da far vedere agli amici una volta a casa. Come se avessero fatto un safari di caccia in Africa che per loro è una delle cose più pericolose da fare..come no..anche un babbo di minchia lo puo’ farlo. Così mi è venuto in mente che mi piacerebbe portare un gruppetto di turisti al mattatoio dalle parti mie, così loro sono contenti vedendo i macellai che fanno a pezzi gli animali e io ci guadagno qualche soldolo. Potrei chiamarlo blood trip, che ne dite volete prenotare? Il periodo buono è il mese di dicembre perchè si ammazza il porco e ci si fanno le salcicce, ovviamente grande sconto per i vegetariani!
Voglio dell’ebano del makassar!!!!!!!!!!!!!!!
Ciao Paolo è un pò che non venivo a leggere un po di storie, vedo che il viaggio procede bene, un saluto.
Fabio