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Prendiamo il bus per Bagan, è un po’ vecchiotto ma tutto sommato è abbastanza in ordine salvo per qualche ammaccatura e il minimo un po’ troppo basso, infatti ogni volta che il bus si ferma il motore si spegne!
Ci fermiamo a fare benzina e mi cade l’occhio sugli estintori del distributore, in caso di incendio vicino alle pompe ci sono numerosi secchielli di sabbia da buttare sopra il fuoco per spegnerlo. Riempito il serbatoio ci mettiamo in marcia e lungo la strada attraversiamo un villaggio dove sta passando una specie di sfilata di carri. Molte persone sono vestite in costume con vestiti preziosi e dai colori vivaci e anche i carri sono addobbati a dovere. C’è chi balla e chi canta ad un microfono e non mancano i militari e i fotografi del governo. Ci lascia un po’ perplessi vedere che nessuna, ma proprio nessuna, delle persone che partecipano alla sfilata sta sorridendo, uno strano contrasto che però ci fa molto riflettere.
La strada per Bagan è lunga, più che altro le strade non sono buone quindi ci vuole davvero parecchio tempo. Sull’autobus noi tre siamo gli unici turisti e siamo anche gli unici che non vomitiamo perchè tutti gli altri passeggeri risentono dell’autobus sentendosi male. Continua a leggere Bagan
Categoria: Ricette dal Mondo
Ricette dal Mondo
Il mercato di Yangon
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Dormiamo più di 12 ore e recuperiamo le ore di sonno perse per prendere il volo da Bangkok. Andiamo a fare colazione e rincontriamo Mourie che ha fatto anche lei una bella dormita. Anche lei come noi oggi parte per Bagan così decidiamo di darci un appuntamento nel pomeriggio per prendere insieme il taxi per la stazione degli autobus e così dividere la spesa.
Andiamo a fare colazione all’ostello e ci sediamo vicino ad una signora giapponese sulla quarantina, stranamente avvolta in una coperta. Mourie ci dice che la signora ieri pomeriggio ha dato di matto, si è messa ad urlare e si è tolta i vestiti di dosso andando in giro nuda per l’ostello. Così Mourie ha dovuto fare da interprete tra la signora e quelli della “Casa Bianca” e dato che la situazione stava diventando sempre più tesa ha dovuto chiamare l’ambasciata giapponese che tra poco manderà qualcuno qui a portare via l’isterica, nel frattempo Mourie dovrà badare alla signora e lo farà senza troppi problemi dato che a Tokyo è infermiera in un reparto di malattie mentali! Chiediamo a Mourie perchè la signora è uscita pazza e lei ci ha detto che “si è persa” facendo delle meditazioni, la sua mente è uscita dal suo corpo e non ha trovato più la strada di ritorno! (Forse anche Mourie non sta tanto a posto..)
Sorseggiamo il caffé mangiando delle banane fritte e dell’insalata di avocado quando all’improvviso la signora si rimette a fare la matta e incomincia a sbattere sul tavolo la chiave della sua stanza con relativo portachiavi. Continua a leggere Il mercato di Yangon
Hoi An
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Ad Hanoi compriamo il biglietto per il bus open tour che ci porterà fino ad Ho Chi Min, è un biglietto aperto vale a dire che si puo’ scendere dove si vuole e fermarsi tutto il tempo che si desidera. Noi compriamo il biglietto per l’autobus normale, l’alternativa sarebbe il bus con i letti lo “sleeping bus”, ma come sempre optiamo per la soluzione più economica. Abbiamo scoperto solo dopo che il bus normale non esisteva, infatti ogni volta che dovevamo prendere il bus l’agenzia ci proponeva di pagare un piccolo extra per prendere lo spleeping ma dato che noi insistevamo per prendere quello normale alla fine ci facevano salire sempre su quello con i letti senza pagare niente. Dopo aver viaggiato tutta la notte, cercando di dormire sui letti scomodissimi e tra le frenate brusche e gli sbandamenti del pullman, ci fermiamo per qualche ora ad Hue attendendo il prossimo passaggio per Hoi An. Ad Hue troviamo un posticino dove mangiare e dove rilassarci un po’ mentre fuori piove a dirotto. Piove talmente forte che sembra di essere sotto una cascata, è incredibile quanta acqua stia scendendo dal cielo! In meno di un’ora le strade di Hue si allagano completamente tanto da far arrivare l’acqua fino ai polpacci. Completamente fradici e anche un po’ infreddoliti riprendiamo il pullman per raggiungere la prossima città. La strada costeggia il mare e attraversiamo la città di Danang. La pioggia ci accompagna per tutto il viaggio ed è lì che ci aspetta anche ad Hoi An. Una volta arrivati troviamo un ostello, con tanto di tv con i canali satellitari in camera e un bel bagno con una parete tutta verde di muffa. Hoi An è una città graziosa, piccola ma molto carina dove la tradizione locale e l’influenza straniera si fondono perfettamente. Hoi An è famosa per i suoi negozi di sartoria, qui ogni negozio confeziona abiti di ogni genere su misura, dallo stile asiatico all’occidentale. Continua a leggere Hoi An