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Africa – Pagina 12 – TripMaiTrop

Dakar

SenegalGuarda tutte le foto del Senegal.

Facciamo colazione in ostello prima di partire per Dakar. Con un taxi raggiungiamo la stazione e lì cerchiamo un bus..e via con il solito rito, contrattare il prezzo per noi e per i bagagli. Il Bus non è altro che un furgone super scassato con le scorrevoli saldate per non far cadere la gente, ci sono diverse file di sedili molto artigianali, tre orizzontali e due verticali. Più o meno siamo in tredici dentro il furgone ma siamo decisamente più comodi che nel taxi. I bagagli sono tutti ammassati sopra il portapacchi del furgone. Prima di partire l’autista fa una specie di rito scaramantico sul sedile e sul volante del bus. Sono decisamente superstiziosi tanto che tutti i bambini hanno addosso il gri-gri, un talismano porta fortuna. SenegalNon è altro che uno spago con un ciondolo, tipo una conchiglia, delle perline o un sacchettino con dentro qualcosa, c’è chi lo porta legato attorno alla pancia o intorno al braccio. Il viaggio è abbastanza lungo, quasi quattro ore. Lungo la strada incrociamo vacche, capre, baobab giganti e diversi piccoli paesi. Non sappiamo esattamente dove scendere così scendiamo al capolinea. Qui solito macello, veniamo assaliti da milioni di tassisti. Telefoniamo al figlio di Fatu, Alioune, che spiega ad un tassista dove abita. Così, a caro prezzo, raggiungiamo casa sua. Dakar è una città immensa, il centro è un delirio di strade, palazzi e traffico e anche in periferia non si scherza, ci sono solo edifici più piccoli e le strade sono ricoperte di sabbia. Continua a leggere Dakar

Saint Louis, Senegal

SenegalGuarda tutte le foto del Senegal.
Arriviamo alla stazione dei taxi di Saint Louis e da lì proviamo a chiamare il couch surfer che dovrebbe ospitarci ma non risponde così chiamiamo Paco, un amico di Davinia la ragazza canaria che abbiamo conosciuto a Fuerteventura. Paco ci porta all’ostello della gioventù, i prezzi in Saint Louis sono decisamente troppo europei! Paco è stra preso perchè sta organizzando un festival di musica Hip-Hop, quattro serate di musica dal vivo! Ci riposiamo un po’ e poi andiamo a fare un giretto per la città e a mangiare qualcosa. Il giorno dopo facciamo un giro per la città, Saint Louis è composta da tre penisole collegate con dei ponti, uno è tutto di ferro ed è abbastanza lungo.Senegal food Mentre giriamo per la città cerchiamo di capire dove e come poter raggiungere Dakar. La penisola centrale è la più turistica mentre quella che da sul mare è abitata dai pescatori e sull’altra c’è il resto della popolazione. Qui è tutto un mercato di colori, frutta, verdura, pesci, artigianato e vestiti..è davvero molto bello ma appena tiriamo fuori la macchina fotografica ci trattano male e ci dicono che non vogliono assolutamente che vengano fatte delle fotografie. Andiamo bene..Valeria si innervosisce e così torniamo verso la penisola più turistica. Un motivo in più per levare le tende subito da questa città. Torniamo in ostello e incontriamo Paco che ci porta a vedere una mostra di graffiti, sempre organizzata per il festival Hip-Hop. Dopo averci offerto di tutto e di più ci porta a vedere il concerto in un quartiere popolare di Saint Louis. Continua a leggere Saint Louis, Senegal

Attraversare il confine tra Mauritania e Senegal

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Sveglia alle 6 del mattino per prendere il taxi con Iba e la sua famiglia per passare il confine ma come sempre mega casino con il tassista. Il giorno prima Iba aveva trovato il taxi e stabilito il prezzo e gli aveva dato appuntamento per oggi. Il taxi si è presentato in orario ma appena gli altri tassisti hanno visto la situazione si sono subito precipitati in prenda a mille gelosie. Alla fine hanno cacciato il tassista che avevamo scelto noi perchè gli altri autisti dicevano che quella non era la tratta che doveva fare lui. Da un lato ci consola vedere che anche i locali passano i guai con loro. Perdiamo un’ora abbondante ma alla fine ce la facciamo e partiamo. Il viaggio è breve ma intenso..siamo i 7 su una station wagon più l’autista. Non riusciamo nemmeno a spostare un braccio o a stendere una gamba..un’inferno..mai più con i taxi continuiamo a ripeterci..eppure..
Per fortuna arriviamo a Rosso Mauritania in poco meno di un’ora e mezza grazie alla presenza in macchina con noi dello zio di Iba, che per 45 anni ha insegnato a tutti i poliziotti della Maurtiania, infatti ad ogni posto di blocco non ci hanno mai chiesto i documenti. Continua a leggere Attraversare il confine tra Mauritania e Senegal