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Sono le nove del mattino e il Minivan per Vang Vieng ci viene a prendere davanti all’agenzia, siamo al completo sul bussino e siamo anche un po’ troppo stretti. In teoria il viaggio dovrebbe durare 5 ore ma invece ce ne metteremo quasi 8, sia per un’ora di ritardo alla partenza sia per la strada più che distrutta. Il Minivan procede lentamente singhiozzando ad ogni buca nell’asfalto, la strada è completamente sconessa. Dormire è pressoché impossibile ma è un bene perchè i paesaggi sono davvero mozzafiato: piccoli villaggi di palafitte di legno dove le donne mondano il riso, i bambini giocano e i bufali pascolano in compagnia dei polli; montagne verdissime; cascate, torrenti e nuvoloni carichi d’acqua sulle vette, davvero un spettacolo meraviglioso. Continua a leggere Da Luang Prabang a Vang Vieng
Categoria: Laos
Laos
Luang Prabang
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Paolo è stato a Luang Prabang 5 anni fa e ha trovato la città totalmente stravolta. Prima era un piccolo villaggio con casette di legno pochi ristoranti e zero servizi ora invece sembra di essere a Porto Cervo, locali di lusso, internet point a non finire, bancomat, agenzie viaggio ed escursioni di ogni tipo e i prezzi sono più che triplicati. Paolo allora spese 20 euro, vitto, alloggio e trasporti per 2 settimane , ora invece non bastano da 5 ai 7 euro al giorno a persona, solo l’autobus da Luang Prabang a Vang Vieng costa 10 euro a testa. Ci hanno detto che i prezzi sono lievitati sia a causa del caro petrolio sia dopo lo tsunami perchè la gente ha paura ad andare dove c’è stato. Nonostante tutto però Luang Prabang è davvero una città molto carina e soprattutto tranquilla, dove le giornate scorrono lente seguendo il ritmo del fiume Mekong. Per le strade girano moltissimi monaci ed è facile incontrali dovunque anche negli internet point, Luang Prabang abbonda di templi e durante la notte e alle prime ore del mattino si sentono risuonare i loro tamburi. Continua a leggere Luang Prabang
Laos, sul fiume Mekong
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Lasciamo l’ostello verso le 9 di sera e prendiamo il minibus che ci porterà fino al confine con il Laos. Il bussino è nuovo di zecca con tanto di aria condizionata ma i suoi soffici sedili si riveleranno tutt’altro che confortevoli, già perchè non riusciremo a prendere sonno per tutto il viaggio da tanto sono scomodi. Alle tre del mattino arriviamo in una specie di ostello lungo il fiume Mekong dove possiamo riposare fino all’apertura della frontiera ma le ore di sonno sono troppo poche perchè ci svegliano verso le 7 del mattino per darci la colazione. Io riesco a dormire un paio d’orette mentre Paolo viene punto e assalito da non si sa quale bestia, forse formiche, che lo faranno risvegliare con innumerevoli bozzi sparsi qua e là sulla pelle. Raggiungiamo con un tuk-tuk il confine e sbrigate le carte e timbrato il passaporto saliamo su una barca che ci porta sull’altra sponda del fiume, in Laos. Da qui saliamo sulla “slow boat”, la nave che lentamente risalirà il fiume fino a Luang Prabang, una crociera di due giorni. In alternativa si potrebbe far prima o prendendo un autobus o azzardando la crociera sulla “speed boat”, una specie di off shore con poco più di 6 posti, dove è garantita una doccia costante e il rumore infernale del motore, ma è decisamente meglio prendere la “slow boat” perchè panoramica e tranquilla. Partiamo e con noi c’è anche la ragazza spagnola del trekking. La nave è stra piena e subito prendiamo dei posti a sedere in terra perchè le seggioline dell’imbarcazione sono scomodissime, sono le 10 del mattino e finalmente la nave salpa e inizia la crociera sul Mekong. Continua a leggere Laos, sul fiume Mekong