Notice: Function _load_textdomain_just_in_time was called incorrectly. Translation loading for the cookie-law-info domain was triggered too early. This is usually an indicator for some code in the plugin or theme running too early. Translations should be loaded at the init action or later. Please see Debugging in WordPress for more information. (This message was added in version 6.7.0.) in /var/www/paolotripmaitrop.com/httpdocs/wp-includes/functions.php on line 6114
Video – Pagina 9 – TripMaiTrop

Da Noadhibou a Chinguetti

MauritaniaGuarda tutte le foto della Mauritania.
Decidiamo di andare a vedere Chinguetti e le Biblioteche del deserto, per arrivare in questo posto o si va con la macchina o si prende il treno più lungo del mondo. Ovviamente optiamo per il treno che è anche la soluzione più economica. La stazione non è altro che un quadratino di cemento in mezzo al deserto. E’ quasi tutta sala d’attesa tranne per un angoletto dove c’è il tipo che fa i biglietti. La gente che aspetta è tantissima e sono tutti stra carichi di bagagli; chi con cartoni, chi con pentole e chi con caprette. Mentre si aspetta il treno, che non ha un orario preciso, c’è chi si prepara il tè facendosi un fuoco nella stazione con qualche legnetto. MauritaniaArriva il treno, le prime tre carrozze sono le locomotive che servono a tirare l’infinità di vagano che seguono..circa 190 vagoni! Questo è il treno più lungo del mondo. Trasporta ferro e solo le ultime due carrozze sono adibite al trasporto delle persone. Chi non ha soldi puo’ viaggiare, a suo rischio e pericolo, sui vagoni merci che trasportano il ferro. Il treno si ferma ed è il delirio, sembra quasi che le persone siano delle formiche all’assalto di un tozzo di pane..c’è qui sale dai finestrini e si sporge per afferrare altri amici o pacchi e valigie e chi spinge per salire. Noi ci avviciniamo e dopo un po’ riusciamo a salire sul treno, la prima cosa che vediamo è il bagno. Continua a leggere Da Noadhibou a Chinguetti

Noadhibou, Mauritania

MauritaniaGuarda tutte le foto della Mauritania.
Mayeln ha il giorno libero così ci porta a vedere il cimitero delle barche. Qui a Noadhibou ci saranno decine e decine di pescherecci di alto mare abbandonati lungo la costa. Il mare se li sta mangiando e fermi lì dove stanno, sulla riva e non, danno l’impressione di essere per davvero in un cimitero.
A pranzo andiamo da Alberto che ci ha fatto preparare dalla sua donna di casa circa 14 Kg di pesce fritto. E’ tutto ottimo, il pesce è davvero squisito e Alberto ci dice che in questa zona il mare è pescosissimo. Dopo aver mangiato come dei porci andiamo da Emanuela, l’amica di Maylen. Sono venuto fino in Mauritania per appendere le tende in casa di questa ragazza. Con tutta la calma di questo mondo Emanuela recupera un trapano per poter mettere dei tasselli al muro e dopo dieci buchi nel muro il trapano si fonde. MauritaniaSarà contento il padrone del trapano che si era tanto raccomandato con Emanuela di non farlo usare a un Mauritano perchè di sicuro glielo avrebbe rotto! Dopo aver fatto il mastro distruttore ceniamo da Emanuela e andiamo a dormire.
Il giorno dopo Alberto ci vuole portare a vedere un altro posto dove ci sono altre barche arenate e dove si essicca il pesce. Con Tommy e Mareike, i due ciclisti tedeschi, andiamo a vedere questa “spiaggia”. E’ allucinante, la puzza di pesce marcio è infernale e lungo la strada per arrivare alle barche arenate c’è un tappeto di teste di pesce mozzate, gusci di conchiglia e pesce putrefatto. Continua a leggere Noadhibou, Mauritania

Sahara

[image source_type=”attachment_id” source_value=”2260″ align=”left” icon=”zoom” lightbox=”true”]

Guarda tutte le foto del Marocco.

Ok, si riparte e questa volta verso il deserto del Sahara. Da Marrakech ci sono diverse soluzioni per scendere verso Laayoune, taxi da 6 persone da città a città, bus economico fino a Tan-Tan o il bus “di lusso” di Supratour che arriva diretto fino a Laayoune. Decidiamo di prendere Supratour perchè viaggia di notte, facendoci risparmiare una notte in albergo. Arriva fino a Laayoune ed inoltre non costa poi così tanto di più rispetto all’altro bus. Dall’hotel andiamo verso l’agenzia di Supratour e aspettiamo che l’agenzia apra..oltre a noi c’è altra gente che aspetta ma l’agenzia non apre..passa un’ora ed è ancora tutto chiuso..chiediamo all’altra gente che aspetta se è normale e ci dicono che è strano con non apra..insomma questo benedetto Supratour non riusciamo a prenderlo, dobbiamo quindi prendere il bus più economico. Arriviamo all’alba a Tan-Tan e da lì con una ragazza e un altro signore dividiamo un taxi fino a Laayoune. La ragazza che viaggia con noi è in jeans e tacchetti e non porta il velo. Pensiamo che sia molto emancipata, come ci aveva detto Mohamed a Taghazout. A Tan-Tan facciamo colazione insieme e la ragazza si fa offrire la colazione dal signore. Arriviamo a Laayoune e l’emancipata ci consiglia un albergo e con lei prendiamo un altro taxi. Insomma per farla breve l’emancipata è proprio una zoccola che oltre a farsi offrire la colazione dal suo compaesano, si è presa un taxi gratis con noi vicino a casa, si è fatta la cresta sull’albergo e in più ci ha chiesto di aspettarla il giorno dopo perchè ci avrebbe aiutati a prendere un bus per Dakhla. Ma vaffanculo! L’albergo è un cesso di cesso e il bagno è una super latrina! Laayoune inoltre non è niente di che ed è piena zeppa di militari.